La Palma di Fortune (Trachycarpus fortunei), anche nota come palma cinese, è una specie ornamentale originaria dell’Asia orientale che può raggiungere i 15 metri di altezza. Ha foglie a forma di ventaglio, fiori gialli raccolti in infiorescenze a grappolo e frutti blu scuro. Si tratta di una specie dioica, cioè con fiori maschili e femminili su piante separate. È molto resistente sia al freddo (fino a -15 °C) che al caldo, e cresce bene sia all’ombra che in piena luce.
Si trova facilmente nei giardini, nel sottobosco, ai margini dei boschi e nelle siepi naturali, in particolare nelle zone esposte a sud a bassa quota. La sua diffusione è favorita dagli uccelli, che si nutrono dei frutti e ne disperdono i semi. Le piante giovani riescono a ricacciare anche dopo il taglio.
Ma dietro l’aspetto decorativo si nasconde un problema: questa palma tende a formare popolamenti molto densi e monospecifici, che soffocano la vegetazione autoctona e riducono la biodiversità. Inoltre, le sue radici corte e deboli non stabilizzano il suolo, aumentando il rischio di erosione, e le fibre sul tronco ne accrescono la pericolosità in caso di incendio.
Cosa fare:
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Tagliare le infiorescenze a maggio;
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Trasportare i frutti in sacchi ben chiusi, evitando la dispersione;
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Smaltire i frutti con i rifiuti solidi urbani e le infiorescenze nel compostaggio;
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Utilizzare il legno per la produzione di calore o lasciarlo sul posto.
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