Il luogo è stato scelto accuratamente: si cercava un posto facilmente raggiungibile a piedi, non troppo distante dalla scuola, sicuro, possibilmente al riparo da fonti di rumore e piuttosto pianeggiante. Il terreno in questione possiede tutte queste caratteristiche. Offre inoltre un’interessante varietà di specie vegetali (nelle vicinanze si contano infatti oltre quindici specie arboree) ed è impreziosito dalla presenza di un ruscello che scorre nelle vicinanze. Nell’aula sono stati posati due tavoloni in castagno e un albo. È stato inoltre collocato un cassone per contenere i materiali utili durante le uscite nel bosco. Il Collegio dei docenti si è inoltre dedicato all’allestimento di una raccolta di vari giochi riferiti al bosco, con le relative istruzioni. Questo insieme di attività è a disposizione degli insegnanti e delle loro classi, ma anche delle famiglie e di chiunque decidesse di trascorrere qualche ora nell’aula nel bosco.
L’educazione ambientale costituisce un pilastro importante nel percorso educativo di un bambino, tanto nella scuola dell’infanzia quanto in quella elementare e gli ambienti naturali sono il punto di partenza per avvicinare gli allievi alla natura. Le attività svolte in un ambiente naturale come l’aula nel bosco «contribuiscono allo sviluppo di una coscienza ecologica sensibile alla presenza della natura, ai problemi ambientali e all’utilizzo sostenibile delle risorse limitate di cui disponiamo.» (Piano di studio della scuola dell’obbligo ticinese, 2015, p. 171).
Attraverso i vari progetti legati all’aula nel bosco si intende trasmettere agli allievi un’attitudine al rispetto dell’ambiente naturale che deriva dalla conoscenza sempre più approfondita dello stesso. Ogni apprendimento parte dall’osservazione, dal contatto e dall’interazione diretta con la natura. I bambini sperimentano il bosco, lo vivono e imparano a conoscerlo confrontandosi con esso. Le attività proposte mirano proprio a stimolare questo avvicinamento, non sempre scontato e spontaneo. Non tutti i bambini infatti si sentono a proprio agio a camminare su un terreno irregolare, saltare un ruscello, sporcarsi le mani, catturare un insetto per osservarlo con la lente d’ingrandimento, ecc. Con l’andare del tempo, con pazienza e perseveranza, si ottengono notevoli risultati e i bambini cominciano a prendere fiducia. Anche quelli più timorosi e restii si lanciano in corse a perdifiato, costruiscono sbarramenti con i sassi del ruscello e familiarizzano con i piccoli abitanti del sottosuolo.
Nel bosco il tempo si ferma… o quantomeno rallenta. Si entra in una dimensione diversa, più “nostra”, basata sul “sentire”. Anche i bambini percepiscono questo passaggio dalla frenesia del quotidiano alla rilassante tranquillità dell’ambiente boschivo. È qui che, come il tempo, cambiano anche le dinamiche relazionali: si instaurano nuove amicizie e si rafforzano quelle preesistenti, si creano gruppi di interessi e viene dato spazio personale a chi vuole stare da solo. I bambini sono invitati dall’ambiente stesso a seguire i propri ritmi e i propri bisogni. Possono unirsi ai compagni o ritirarsi nel proprio angolino di pace per rilassarsi o effettuare osservazioni e scoperte in solitaria.
I nostri allievi della scuola dell’infanzia trascorrono almeno mezza giornata alla settimana nell’aula nel bosco, da settembre a giugno, con qualsiasi tempo. In questo modo hanno l’opportunità di osservare dal vero i cambiamenti stagionali e rendersi conto di quanto sia differente l’ambiente boschivo a dipendenza del tempo meteorologico. Le uscite permettono inoltre di raccogliere utili materiali naturali da utilizzare in classe per lavori che sviluppano le competenze tecniche e creative. In questi momenti i bambini hanno anche la possibilità di giocare, divertirsi, consolidare amicizie e crearne di nuove.
Nel corso del mese di maggio viene proposta una sorta di settimana verde: un’intera settimana nel bosco durante la quale i bambini del secondo anno obbligatorio hanno l’opportunità di lavorare assieme svolgendo attività scientifiche adatte alla loro età che coinvolgono i cinque sensi. Durante questa settimana “speciale” l’aula nel bosco viene organizzata per permettere ai bambini di trovare dei punti di riferimento e di orientarsi al meglio. Vengono ad esempio stabiliti degli spazi adibiti alle varie attività. Per citare alcuni esempi l’angolo delle osservazioni, dove i bambini trovano lenti d’ingrandimento e libri scientifici; il “nido”, punto in cui ci si riunisce al segnale stabilito; la zona “bagno” e l’angolo dell’igiene personale; la “cucina” in cui si accende il fuoco e lo “spogliatoio”. Anche la giornata viene strutturata alternando momenti liberi ad attività guidate, con l’apertura e la flessibilità di introdurre nuovi argomenti e attività a dipendenza degli spunti dei bambini e della situazione. Il pranzo, di tanto in tanto, viene preparato nel bosco cucinando sul fuoco la polenta e la minestra di ortiche, dando così ai bambini l’opportunità di provare il sapore di un cibo cucinato in modo rustico.
Le esperienze sopra esposte sono molto importanti anche per chi accoglie i bambini in prima elementare, in quanto il docente accoglie un gruppo che ha avuto la possibilità di conoscersi meglio e stringere legami, un gruppo che è stato messo nelle migliori condizioni possibili per amalgamarsi, per creare al suo interno delle dinamiche positive e costruttive, il tutto a beneficio del clima di classe.
Per ogni classe della scuola elementare sono previste due settimane nell’ambito dell’educazione ambientale, una in autunno e una in primavera. In queste settimane, oltre a svolgere le varie uscite di studio, gli allievi trascorrono almeno due giornate nell’aula nel bosco.
I benefici per gli allievi sono molteplici: «nel bosco i bambini apprendono il loro essere avvolti in un sistema globale nel quale tutti gli esseri viventi e non viventi s’influenzano reciprocamente. Per la pedagogia del bosco è di fondamentale importanza sensibilizzare i bambini a questi legami ecologici che includono tutti noi per educare a un comportamento rispettoso, consapevole e di salvaguardia verso la natura.» (Salvaterra, Schenetti e Rossini, 2015, p. 52)
Le attività nel bosco contribuiscono positivamente allo sviluppo fisico e percettivo degli allievi, infatti «il movimento è fondamentale per lo sviluppo dell’identità e la crescita del bambino, è un bisogno primario e in nessun’altra fase della vita è tanto marcato come nell’infanzia. Il bosco offre una varietà di stimoli naturali attraverso i quali i bambini imparano a prendere consapevolezza del loro corpo e della loro forza.» (Salvaterra, Schenetti e Rossini, 2015, p. 47)
L’aula nel bosco non appartiene solo alla scuola, è un luogo per tutti: famiglie, turisti, escursionisti, sportivi. È un luogo, come lo è il bosco del resto, per trovare la pace, per rigenerarsi e per recuperare le energie perdute a causa del nostro caotico stile di vita. È anche per questi fruitori che il Comune di Bioggio ha desiderato impegnarsi.
Bibliografia
Divisione della scuola (2015). Piano di studio della scuola dell’obbligo ticinese. www.pianodistudio.ch
Salvaterra, I., Schenetti, M., Rossini, B. (2015). La scuola nel bosco. Pedagogia, didattica e natura. Trento: Erickson.